La Patente di Guida Italiana

Secondo il Decreto del Governo della Repubblica Italiana n. 285 del 30.04.1992 sul codice della strada, i cittadini stranieri di Paesi non appartenenti all'Unione Europea, compresa la Russia, che soggiornano temporaneamente in Italia, possono utilizzare una patente di guida rilasciata nel Paese di appartenenza, che deve avere una traduzione certificata in italiano, per tutta la durata del soggiorno in Italia. Oppure, oltre alla patente nazionale, è necessaria una patente internazionale rilasciata nel Paese di appartenenza in conformità alla Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale del 1968. Questa patente internazionale viene rilasciata per un periodo di 3 anni sulla base della patente nazionale, ma non oltre la validità di quest'ultima.

I cittadini stranieri di Paesi non appartenenti all'Unione Europea che hanno la residenza permanente in Italia possono utilizzare la loro patente nazionale per guidare in Italia per un anno dalla data di registrazione della residenza presso le autorità locali. Tuttavia, la patente di guida nazionale deve essere corredata da una traduzione certificata in italiano, oppure è necessaria una patente di guida internazionale in aggiunta alla patente di guida nazionale. La data di registrazione della residenza in Italia presso l'anagrafe locale è considerata la data di inizio del periodo di un anno.

Dopo un anno di residenza permanente in Italia, questa categoria di cittadini deve ottenere la patente di guida italiana.

I cittadini russi, così come quelli di altri Paesi non appartenenti all'Unione Europea, devono seguire la normale procedura per il conseguimento della patente di guida italiana. A tal fine, è necessario rivolgersi alla Motorizzazione del luogo di residenza in Italia per superare i relativi esami, oppure iscriversi a un corso di formazione presso una delle numerose autoscuole.

Nuove regole di ingresso nella Repubblica di Estonia

Vorremmo informarvi che, in conformità con la decisione delle autorità estoni, i cittadini russi potranno entrare e soggiornare nella Repubblica di Estonia a partire dal 31 marzo 2025 solo sulla base di un passaporto di nuova generazione (passaporto biometrico) rilasciato per un periodo di validità di 10 anni e contenente un supporto dati elettronico.

Digitalizzazione dei documenti

Dal 1° luglio 2024, è possibile convertire un documento cartaceo in un documento elettronico presso la sezione consolare e certificarne l'equivalenza.

Perché è necessario farlo?

L'equivalenza è utile se dovete inviare urgentemente una procura/delega in Russia, ad esempio per vendere un appartamento, e gli originali di vari documenti che possono essere richiesti a questo proposito: certificati di nascita, di matrimonio, di divorzio e così via.

 

 

 

Accordo tra il Governo della Federazione Russa e il Governo della Repubblica di Bielorussia sul reciproco riconoscimento dei visti

L'11 gennaio 2025, dopo che entrambe le parti avranno completato le necessarie procedure interne, entrerà in vigore l'Accordo tra il Governo della Federazione Russa e il Governo della Repubblica di Bielorussia sul riconoscimento reciproco dei visti e su altre questioni relative all'ingresso di cittadini stranieri e apolidi nei territori degli Stati parte del Trattato sulla creazione dello Stato dell'Unione, firmato il 19 giugno 2020.

L'Accordo regola la procedura per l'attraversamento da parte di cittadini stranieri e apolidi della frontiera comune degli Stati parte del Trattato sulla creazione dello Stato dell'Unione, compresa la sua sezione terrestre, che in precedenza era aperta solo ai cittadini di Russia e Bielorussia.

Cittadinanza Italiana per naturalizzazione

Gli stranieri che risiedono legalmente in Italia da un certo periodo di tempo possono ottenere la cittadinanza italiana per naturalizzazione.

La cittadinanza per naturalizzazione può essere inoltre concessa nei seguenti casi:
a) se lo straniero, legalmente residente in Italia da almeno tre anni, ha un genitore o un ascendente in linea retta di secondo grado che sia stato cittadino italiano per nascita;
b) se lo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano risiede legalmente in Italia da almeno cinque anni successivamente all'adozione;
c) se lo straniero ha prestato servizio, anche all'estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato;
d) se lo straniero maggiorenne nato in Italia vi risiede legalmente da almeno tre anni.